L'induismo

Il Veda

Il Veda (“conoscenza”), secondo una prospettiva emica un corpus di conoscenze infallibile e intangibile dal quale discende e dipende l’intero panorama culturale e religioso hindū, è considerato śruti (“ciò che è stato udito”): la parola, dunque, ascoltata illo tempore da alcuni poeti/vati/veggenti (ṛṣi) e “cristallizzata” in un sapere trasmesso fedelmente e, almeno in un primo periodo, oralmente nei lignaggi degli stessi ṛṣi per mezzo di catene discipliche (paramparā) fondate su rapporti di filiazione biologica (vaṃśaparamparā) o di discepolato (śiṣyaparamparā). Il presente intervento è finalizzato a mettere in luce lo statuto del Veda, ossia i testi fondativi della civiltà indiana, e le caratteristiche peculiari del ṛṣi. Tale analisi, nell’ambito del dialogo interreligioso, non potrà esimersi dal tentativo di comparare la figura del vate indiano con quella del profeta semitico per mettere in luce sia denominatori comune che differenze.

Diego Manzi, docente di sanscrito, filosofia, religioni e mitologia dell'India

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